Il Distretto Rotary 2050 dona nuove attrezzature tecnologiche al Centro Studi CeSCAM per la ricerca in tema di sicurezza stradale

Le nuove strumentazioni, del valore di oltre 10 mila euro, saranno destinate alla raccolta dei dati relativi alle abitudini di guida degli utenti della strada, al monitoraggio dei volumi di traffico e allo studio del fenomeno dell’incidentalità in ambito urbano

Brescia, 18 novembre 2019 – Il Distretto Rotary 2050 rinnova la fiducia negli obiettivi e nelle potenzialità del Centro Studi Città Amica per la sicurezza nella Mobilità dell’Università degli Studi di Brescia, attraverso il finanziamento per il primo triennio e la donazione di nuove attrezzature tecnologiche finalizzate alle attività di ricerca, per un valore complessivo di 11.400 euro.

La nuova strumentazione permetterà al Centro di approfondire lo studio delle problematiche relative alla mobilità sicura e accessibile in ambiente urbano e la messa a punto di nuovi interventi per mitigare eventuali criticità. L’attività di ricerca e di raccolta dati, infatti, sarà più efficiente e puntuale e permetterà un’analisi più accurata del fenomeno dell’incidentalità, incluse cause e fattori di rischio.

Alla conferenza stampa in occasione della donazione ufficiale, tenutasi questa mattina presso la Sala Riunioni del DICATAM-Dipartimento di Ingegneria Civile Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica, al quale afferisce il CeSCAM, sono intervenuti il Direttore del DICATAM Giovanni Plizzari, il Direttore del CeSCAM Giulio Maternini, il Direttore Emerito del CeSCAM Roberto Busi e il Governatore del Rotary Distretto 2050 Maurizio Mantovani.

Focus delle nuove ricerche sarà la raccolta dei dati relativi alle abitudini di guida e allo spostamento degli utenti della strada, insieme al rilievo dei volumi di traffico e al monitoraggio dell’efficacia di alcuni interventi infrastrutturali migliorativi. In arrivo un dispositivo per il rilevamento dei flussi di traffico (velocità e tipologia dei veicoli); un eye-tracker, o oculometro, per l’osservazione del moto oculare durante la guida e uno smartphone dotato di specifica applicazione ad esso collegata; due action cameras per la rilevazione delle correnti di traffico; un pc portatile con software appositi per l’elaborazione dei dati raccolti e alcune unità di archiviazione.